Sindrome del colon irritabile: come va trattata?
La sindrome del colon irritabile è una condizione di malessere a carico dell'intestino, senza però il coinvolgimento di alterazioni morfologiche della mucosa come avviene, ad esempio, nel morbo di Crohn o nella rettocolite ulcerosa. Nelle prossime righe vediamo tutti i consigli per alleviare i sintomi della sindrome del colon irritabile.
La sindrome del colon irritabile, o IBS, è una condizione che porta i soggetti colpiti a sviluppare sintomi quali:
- Dolori e crampi addominali.
- Alternanza di diarrea e stitichezza.
- Addome gonfio.
- Metetorismo.
- Sensazione di incompleto svuotamento dopo la defecazione.
- Muco nelle feci.
Dignosi della sindrome del colon irritabile
Ciò che differenzia la sindrome dell’intestino irritabile da altre forme di colite (rettocolite ulcerosa, malattia di Chron), è l’assenza di evidenti alterazioni morfologiche a carico della mucosa intestinale. Infatti, la colonscopia dei soggetti colpiti da sindrome dell’intestino irritabile, è solitamente negativa, a fronte però di un possibile innalzamento dei livelli di calprotectina fecale, un marker infiammatorio intestinale.
Altri esami ematici che potrebbero risultare alterati sono: VES e PCR (altri due indicatori di infiammazione).
Va comunque precisato che la diagnosi di IBS viene formulata prevalentemente sulla base del quadro sintomatologico riferito dal paziente e per esclusione di altre patologie a carico dell'intestino (motivo per il quale solitamente vengono prescritte colonscopia, entero-risonanza, clisma opaco e altre indagini strumentali).
Come va tratta la sindrome dell’intestino irritabile?
Data l’incertezza sulle effettive cause, l'approccio terapeutico è incentrato sulla gestione dei sintomi per migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Nei casi meno gravi, i medici consigliano solamente di intervenire sullo stile di vita, portando il paziente ad adottare misure per abbassare i livelli di stress, mantenere un’alimentazione più equilibrata e priva di sostanze in grado di irritare le mucose intestinali (caffeina, alcool, cibi piccanti, eccessivo di fibre, ecc.), praticare regolare esercizio fisico, abbandonare il vizio del fumo e migliorare la qualità del sonno.
In questo frangente potrebbero essere suggeriti anche integratori o fitoterapici mirati al il benessere intestinale
Nei casi in cui il paziente lamenta sintomi invalidanti, dopo la diagnosi certa apportata dal medico, quest’ultimo potrebbe indirizzare verso una terapia farmacologica.
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Nel caso in cui la stipsi sia il sintomo dominante:
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